Hai deciso di aprire la partita IVA come amministratore di condominio? Abbiamo creato una guida per aiutarti a scoprire tutto quello che ti serve conoscere per metterti in proprio ed essere in regola con quanto richiesto per la tua posizione fiscale. Vediamo insieme i punti salienti.
Dopo la riforma del 2012, la figura dell’amministratore di condominio è diventata obbligatoria per legge in tutti i condomini con più di 4 appartamenti. È sorta così l’esigenza di avere un professionista che svolga alcune mansioni richieste, ovvero:
Se si decide di lavorare come amministratore di condominio freelance e in maniera continuativa, è necessario aprire partita iva e contestualmente anche la posizione contributiva presso la gestione separata INPS.
Per ricevere la partita IVA, ovvero il codice di undici cifre necessario per fatturare e svolgere la professione, i costi sono molto contenuti. Servizio Contabile Italiano offre un prezzo fisso di 50 euro + IVA. Per quanto riguarda i costi di gestione, invece, tutto dipende dal regime fiscale scelto, a cui si aggiungono i contributi previdenziali e le tariffe commercialista relative alla tenuta della contabilità..
Regime forfettario o flat tax | contabilità semplificata | |
---|---|---|
Contributi previdenziali obbligatori | Si | Si |
Esenzione contributi previdenziali per chi è dipendente full time | Si | Si |
Sconto sui contributi previdenziali per chi è pensionato e possibilità di richiedere un supplemento della pensione | Si | Si |
Fatturazione elettronica obbligatoria | No | Si |
Tassazione agevolata | Si | No |
Si scaricano costi | No | Si |
Requisiti per adesione | Si | Accesso senza restrizioni |
Contabilità e dichiarazione dei redditi attività obbligatoria | Si | Si |
Pagamento iva obbligatorio | No | Si |
Il regime forfettario, chiamato anche flat tax per via dell’imposta unica al 15% (5% per i primi 5 anni nel caso di startup), è consigliato soprattutto per chi è all’inizio della professione di amministratore di condominio, dato che impone di non superare la soglia di reddito annuo di 85.000 euro.
Si chiama forfettario perché l’imponibile su cui si pagano le imposte è una percentuale del fatturato definita da un coefficiente di redditività ipotizzato per ogni tipologia di attività, chiamato Codice ATECO. Inoltre, le fatture sono emesse senza IVA e non si scaricano i costi.Chi aderisce al regime forfettario è esentato da fatturazione elettronica, ma deve pagare il bollo sulle fatture, se di importo superiore a 77,47 euro.
Ipotizziamo il caso di un amministratore di condominio che non ha mai svolto questo lavoro. Nel suo primo anno come libero professionista ha avuto un fatturato lordo di 15.000 euro. Il coefficiente di redditività ATECO è identificato dalla cifra 68.32.00 ed è pari al 86%: l’imponibile su cui saranno pagati i contributi è quindi 12.900 euro. I contributi INPS (iscrizionealla gestione separata) del 25,72% sono deducibili dal fatturato e vanno sottratti prima di calcolare la quota di tasse del 5% da pagare allo Stato.
Chi non rientra nel regime forfettario perché hasuperato il limite di 85.000 euro, deve obbligatoriamente optare per il regime in contabilità semplificata. In questo caso le tasse vengono pagate sulla differenza tra ricavi e costi sostenuti per l’attività. In più, in fattura si deve inserire l’IVA, che va liquidata durante l’anno, diversamente dal caso del regime agevolato.
Ipotizziamoil caso di un amministratore di condominio con guadagni più alti.Nel 2019ha guadagnato 70.000 euro e ha avuto10.000 euro di costi di gestione.Dall’utile lordodi 60.000 euro vanno sottratti i contribuiti INPS per la gestione separata, che ammontano al 25,72%. Dal nuovo imponibile vanno tolte le tasse, ovvero l’IRAP del 3,9% e dal nuovo imponibile l’IRPEF della fascia di reddito equivalente e le addizionali IRPEF secondo comune o regione di residenza.
Non avendo una cassa di riferimento, gli amministratori di condominio devono iscriversi alla gestione separata dell’INPS, come gli altri professionisti. Ciò prevede il pagamento del 25,72% sul fatturato annuale, al netto delle spese.
Se stai cercando un commercialista per aprire la partita IVA, affidati a Servizio Contabile Italianoe vivi la tua professione senza preoccupazioni. Il tuo commercialista dedicato ti assisterà su ogni obbligo e scadenza, consigliandoti in ogni momento della tua professione. Tariffe convenienti e fisse, preparazione e puntualità: questi sono i pilastri per iniziare al meglio una vita da amministratore di condominio freelance.